
Cecilia Bringheli, Milano
Weekend-Lunedì e Martedì
Buongiorno a tutti,
come anticipato, il fine settimana l'ho trascorso tra la mia famiglia, le amiche e le persone alle quali mi piace stare vicino (e che mi piace avere vicino).
Sabato pranzo con Lana e Luca in un vecchio bar "fané" che adoro per il clima sereno e per i proprietari, persone allegre e brillanti.
Con un un barlume di sole nel tardo pomeriggio ci siamo diretti verso la mostra del world press photo alla galleria di Carla Sozzani in c.so Como 10; ma abbiamo constatato non appena entrati che le mostre non necessitano di troppe persone per essere viste, quindi abbiamo girato i tacchi e deciso che ci saremmo tornati in un altro momento, anche perchè avevamo appuntamento al Tasca in Ticinese per salutare un amico che stava partendo per un master a New York.
L'aperitivo divertente, mille persone, saluti,tutti allegri, si percepisce il bisogno delle persone di uscire e assaporare la primavera che non arriva... Speriamo che questo clima osceno finisca in fretta e cosicche' tutti potremo goderci al più presto riunioni all'aperto. Verso le nove e mezza ci sembrava l'ora di andarcene e abbiamo optato per una cena fuori con quattro o cinque amici ed un bicchiere di vino dopo cena. Siamo andati al bar
Domenica ho provato a fare un salto a Orticola dentro i giardini di via Palestro con una mia amica neo mamma ma il tempo fa passare la voglia anche al più tenace vivaista (che comunque non sono) cosi abbiamo optato per un tè coi biscotti a casa sua. E nonostante il marmocchio urlante e il marito di fronte alla partita, siamo riuscite ad aggiornarci su tutto cio' che poteva essere successo nei giorni passati, dato che il tempo di vedersi e sentirsi e' sempre poco.
Ormai stanchissima sono tornata a casa e ho deciso di guardare un film, del quale penso di aver visto si e no i titoli di testa..
Lunedì mattina, con un tempo che ho deciso essere illegale per maggio inoltrato, ho svolto quelle che sono le mansioni veramente noiose del mio lavoro: bolle, resi e altre cose che sinceramente gratificano poco, ma che ahime' vanno fatte.
Durante il resto della giornata sono passate due stylist a scegliere alcuni vestiti per i soliti servizi fotografici e grazie a dio in un baleno è arrivata sera: sono andata nella galleria del mio fidanzato a vedere che tutto fosse pronto per la mostra visto che lui parte e tornerà il giorno prima dell'inaugurazione e tocca a me aiutarlo.
Abbiamo caricato la valigia (poi dicono delle donne: lui deve stare via una settimana e sembrava stesse traslocando: mah!!).Domani mattina lo accompagnerò all'aeroporto.
Cena a casa e a dormire.
Tornando da Malpensa, faccio il mio primo viaggio nella Cube da sola e mi rendo conto che, pur andando veloce, mi sento "sicura".
Nonostante io tendenzialmente odi le marce, devo dire che in una citta' piena di traffico e semafori come Milano, e' parecchio comoda.
Arrivata in citta', ufficio e solito ritmo; qualche raggio di sole a pranzo mi ha permesso di vedere la mia amica Costi al parco, mangiare un toast e vedere il layout definitivo del logo della mia linea di scarpe: come anticipato tutto si fa in famiglia, almeno per ora, e Costi essendo una grafica creativa ed esperta mi sta dando una mano.
In serata sono passata da mio padre che pur vivendo un piano sopra di me, non vedo mai. Abbiamo cenato insieme con la sua compagna e dopo cena ho raggiunto mia sorella Agnese a casa sua, visto il diluvio universale e pensando a dove avevo parcheggiato la macchina, ho deciso di dormire li. Abbiamo riso e scherzato fino a quando non ci si sono chiusi gli occhi nel mezzo di un discorso ormai agli sgoccioli...
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