martedì 3 agosto 2010

CUBE ON TOUR!



Mimma Anelli, Lecce







CUBE ON TOUR – 1 Agosto 2010 - Prima Parte

Oggi è domenica e come promesso ho intenzione di fare la turista nella mia città. Dopo essermi restaurata (capelli e sopraciglia), usciamo con Ilario per andare in centro. La giornata è bellissima, c’è una leggera tramontana e il cielo è limpido e sereno. La luce è ottima luce per fare le fotografie. Volutamente usciamo fuori dalla città per rientrare e “salutare” il primo monumento che si incontra entrando dentro Lecce. L’opera, dal titolo “Germinazioni” è stata donata dal artista salentino-milanese, Ercole Pignatelli.

E’ un totem di nove metri di altezza sulla cui cima il maestro ha voluto un tucano nero col becco giallo e una colomba bianca a simboleggiare “il vento dell’Africa e il vento del Nord e il dialogo tra le civiltà”.
Sono le 10:30 ed è tempo di fare colazione! Andiamo a Porta Rudiae dove incontriamo alcuni amici che si prestano a farsi fotografare con la mia Nissan Cube. Delle quattro porte che circondavano anticamente la città sono rimaste solo tre, Porta Rudiae, Porta Napoli, Porta San Biagio, mentre Porta San Martino, non è più visibile in quanto crollata nel XIX sec. PS. Avete notato il turista che sbircia verso la Cube?

Superata Porta Rudiae ed entrando nella centro storico della città c’è il Conservatorio Sant’Anna. Questo palazzo, che oggi ospita uffici del comune, nasconde, come tutti i palazzi antichi di Lecce, una coorte interna, non è visibile dalla via di accesso principale, il cui giardino è dominato da un secolare albero di Ficus. Non è una meraviglia?





Ok ora manca l’ultima porta: Porta San Biagio. Mi sembra giusto fotografare la mia Cube nei pressi della porta (ormai l’ho fotografata ovunque he he). Nei pressi della porta c’è un antica torre, alta più di 30 metri, costruita nel 1400 circa dal principe di Taranto. Mi sembra il giusto sfondo alla mia Cube. Guardate come è bella….ehm non la torre (che è pure bella)….La Nissan!!!!

Cosa c’è di barocco a Lecce che più barocco non si può?
Ovvio, Santa Croce. Ecco quando guarderete questa chiesta vi uscirà il barocco anche dai capelli…
Ora, quando vi troverete di fronte a questa chiesa potrete notate tutti i turisti puntare lo sguardo, come se fossero ipnotizzati, verso il rosone. Se vi chiederete perché ( e ve lo chiederete) la risposta è molto semplice. L’artista che ha progettato la chiesta ha voluto scolpire il suo ritratto all’interno dei fregi del rosone. E vi posso assicurare che ti puoi cercare, tra fregi e svolazzi, a trovare questo benedetto ritratto, perché è così nascosto che se non sai (anni di esperienza) non lo vedi facilmente.

Lasciamo Santa Croce, passando da piazza S. Oronzo e dall’anfiteatro, per recarci in uno dei posti più suggestivi della città: Il Duomo.
Avvertenza per i turisti a Lecce! Al centro della piazza c’è uno stemma rappresentante un albero e una lupa. NON PASSATECI SOPRA! PORTA SFORTUNA!
Sulla strada che porta al Duomo ci fermiamo a fotografare una delle poche coorti aperte in questo periodo. Solo nel mese di Maggio, grazie alla manifestazione “Cortili Aperti”, è possibile ammirare i questi piccoli paradisi nascosti.

Ed eccoci a Piazza Duomo con il suo antico campanile. Al centro della piazza, non tantissimo tempo fa, c’era un fontana. Questa fontana è sparita nel nulla, nessuno sa che fine abbia fatto. Mi domando, ma come si fa a perdere una fontana? Mica è un mazzo di chiavi, un accendino, va bene pure il portafoglio, ma una fontana! Misteri Italiani.







CUBE ON TOUR – 1 Agosto 2010 - Seconda parte

Domenica sera, che si fa? Solito ristorante? Solito lounge bar? Solito pub? Solita passeggiata al centro o alle marine (come si dice da queste parti)?
Naah…. Oggi tappa a Maglie al “Mercatino del Gusto” (http://www.mercatinodelgusto.it/), evento organizzato da Slow Food per promuove le tradizioni gastronomiche e culturali della Puglia.
Poiché sono una pessima cuoca e non riuscirei a distinguere un cavolo da una bietola, rapisco la mia consulente personale esperta in ortofrutta/verdura e affini e, insieme a mio marito Ilario (che è in fase pre-lirica una sorta di ciclo femminile al maschile poi vi spiegherò) andiamo con la mia Nissan Cube a Maglie.

Il mercatino è ubicato nel cuore della Città ed è suddiviso per vie: Presidi e comunità del cibo, Via del gusto, Piazza del vino, Piazza della birra artigianale, Via dei dolci, Via dell’olio di oliva, Via dell’ortofrutta. Entriamo dalla via dei Presidi e comunità del cibo. I presidi sostengono le piccole produzione di eccellenza che rischiano di scomparire, sia per le tecniche di lavorazione (l’uso del forno a legna) sia dall’estinzione di razze autoctone e antiche varietà di ortaggi e frutta. Il primo stand, dedicato al caciocavallo podolico, è praticamente assediato e non possiamo assaggiare nulla. (uff ma io fame!). Proseguiamo per la via ed incontriamo gli stand che espongono i pomodori di Torre Guaceto, le cipolle rosse di Acquaviva e il pane di Altamura.

Che voi ci crediate o no non ho mai visto nella mia vita delle cipolle così grosse! Sembrano delle pagnotte! Ma che gli danno per crescere? Mah. E via con lo shopping!
Arriviamo nella piazza principale. C’è tantissima gente e le strade sono invase da turisti ed avventori che voglio assaggiare queste specialità. Proseguiamo per la via della gastronomia.

Ci sono tantissime cose buone. Quelle che ti fanno ingrassare solo a vederle (Foto 6 – Salumi). Confesso. Non resisto e cedo alla tentazione di assaggiare queste delizie. Ma sono buooonissime! Ora ci vuole una buona birra artigianale (Foto 7 via della birra) eppoi per completare un assaggio di “cupeta” (Foto 8 via dei dolci), un dolce tipo leccese con le mandorle.
Abbiamo camminato per più di un ora e siamo veramente stanchi. Ci riposiamo all’ombra del barocco di maglie in una graziosa piazzetta adiacente al mercatino.



Riepiloghiamo il nostro bottino: 1 kg di Pane di Altamura; 1 busta di Cipolle rosse di Acquaviva; 1 confezione di capocollo di Martina Franca e felinotto al negro amaro; 1 barattolo di peperoni piccanti sott’olio (sono veramente piccanti) ed infine…. Un seme di carrubo amele.
Ma se lo pianto in vaso crescerà?




1 commento:

  1. Brava Mimma! qui hai superato te stessa!
    mi viene voglia di tornare giù!

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