
Mimma Anelli, Lecce
Avete presente il famosissimo romanzo di Robert Louis Stevenson “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”, dove c’è il dottore smilzo e timido che beve la pozione e diventa un l’omaccione brutto e (o almeno nella versione del regista del film “Van Helsing”)?
Per la verità non è che io sia un “omaccione” e per giunta “brutto”, né tanto meno “bravo” (perché sono smilza, hehe), tuttavia passo le mie giornate in equilibrio tra due realtà: la mattina vesto i panni dell’impiegata di banca ed il pomeriggio divento stilista e make up artist.
Incredibile vero? Non lo dite a me… alcune giornate faccio fatica anch’io a crederci.
Sveglia alle 7:00 ed eccomi pronta per una meravigliosa giornata di lavoro. Sono proprio concentratissima….
Ma avete notato la giacca che fa pendant con il colore della mia favolosa Nissan Cube?. Va bene, basta tergiversare… Ed eccomi in ufficio con il mio collega Gian Marco che pazientemente sopporta tutte le mie lamentele che solitamente si riducono a: sono stanca, non ce la faccio più, oggi faccio il gatto lamentoso, voglio andare a casa, sono stanca e ricomincio daccapo … mica mi posso inventare nuovi lamenti no?
Tra un bonifico e un giroconto, gli racconto della meravigliosa scoperta della Nissan Cube e per pausa pranzo decidiamo di uscire a mangiare qualcosa fuori. Sono costretta a cedergli la guida della macchina (ahimé!). E, meraviglia delle meraviglie, anche lui è subito entusiasta di questa curiosissima, ma efficientissima, macchina. Ma non avevo dubbi. E di nuovo, tra un bonifico ed un giroconto, un giroconto ed un bonifico, la giornata in banca finisce. Che stanchezzaaaa… Vabbè mi aspetta la seconda giornata di lavoro. Programma: 17:30 prova trucco, 19:00 prova abito. Sono ottimista. Posso farcela.
Arrivo in atelier. La cliente mi sta aspettando. Inizio i preparativi per il make up. (Foto 4 – Postazione trucco) Ho deciso per un trucco sofisticato. Margherita ha gli occhi azzurri e dei lineamenti molto particolari per cui vorrei realizzare un make up che le evidenziasse queste qualità. Preparo la base e ho il colore del fondotinta della stessa tonalità della sua pelle. La giornata sta decisamente migliorando… quante volte capita nella vita di una make up artist di non dover impazzire a miscelare tonalità per trovare il colore esatto? Mah…
Opto per un ombretto porpora sopra l’arcata della palpebra mobile e per un colore arancio sulla palpebra, sfumato agli angoli con un viola scuro. Per illuminare uso al centro della palpebra un pigmento oro. Vi risparmio il passaggi delle sfumature (ombre/luci) ed ecco il risultato nella mia scheda trucco.

Sono proprio soddisfatta…
E dopo l’ultima prova abito anche questa giornata in atelier è finita. Mi sono meritata una passeggiata in centro. Trovo parcheggio nel cuore del centro storico e intanto la mi godo la gente che passa e che sbircia la mia macchina: La guarda, la osserva, la commenta ed io che sono li a ridermela. Anche queste sono soddisfazioni o no? E a proposito di soddisfazioni domani potrò accontentare anche il mio palato perché sono stata invitata in uno dei miei ristoranti preferiti dove si mangia ottimo pesce (slurp!) ed il servizio è fantastico. Nel frattempo vi posto l’ultima foto. Non è una delizia?.
Nessun commento:
Posta un commento